I fenici inventano l’alfabeto

I fenici hanno abitato le coste orientali del mediterraneo dal 1200 al 539 a.C.; erano un popolo di navigatori e commercianti; il loro nome deriva dal colore rosso porpora, di cui erano esperti produttori. La parte più a sud del loro territorio corrisponde alla terra di Canaan, abitata anticamente dai cananei, spesso nominati nella Bibbia. Inizialmente i fenici scrivevano in cuineiforme, ma poi, a partire dal XIII secolo a.C., svilupparono, primi fra tutti, una scrittura alfabetica.

La stele di Nora, ritrovata vicino Cagliari, mostra antiche iscrizioni in alfabeto fenicio

I fenici scrivevano su righe da destra a sinistra. Il loro alfabeto comprendeva 22 segni consonantici, mentre per le vocali non si usava alcun segno (è un abjad, termine che indica un alfabeto solo consonantico); in effetti la loro lingua, come del resto le lingue semitiche in genere, non aveva un vocalismo molto complesso e non era necessario scrivere le vocali perché si potevano facilmente dedurre dal contesto. Le lettere dell’alfabeto furono ricavate dagli antichi segni pittografici: si scelse una parola che iniziava con una determinata consonante; il suo simbolo venne poi semplificato e usato per rappresentare sempre quella consonante.

Il sistema alfabetico era molto più semplice rispetto alle scritture pittografiche e ideografiche diffuse a quel tempo, come l’egiziano o il cuneiforme; permetteva di essere compreso e scritto più facilmente da tutti, non solo dagli scribi e dalla casta regale e sacerdotale. I fenici diffusero il loro sistema presso molte altre popolazioni con cui vennero a contatto durante i loro viaggi per mare: l’alfabeto aramaico e greco mostrano chiari segni di derivazione dal fenicio; e perfino scritture dell’India e dell’Asia ne portano traccia. In pratica, l’alfabeto fenicio è la radice comune da cui si sono sviluppati quasi tutti i moderni alfabeti.

Il più antico reperto che riporta iscrizioni in alfabeto fenicio è il sarcofago di Ahiram, antico re fenicio, che fu ritrovato a Byblos nel 1923 e che risale a circa il 1200 a.C. Per il resto non ci sono pervenuti molti documenti, a parte qualche iscrizione di carattere religioso e ufficiale; molto di ciò che hanno scritto i fenici è andato perduto.

Sarcofago di Ahiram, Beirut National Museum.

Particolarmente importante per la decifrazione della lingua fenicia fu il ceppo di Melqart, un monumento che riporta due frasi,  una in greco e una in punico (una varietà tarda del fenicio parlata a Cartagine); confrontandole, l’Abbé Barthelemy riuscì a decifrare la frase in punico.

Fonti:

http://en.wikipedia.org/wiki/Phoenician_alphabet

http://www.omniglot.com/writing/phoenician.htm

Immagini: Wikimedia Commons: 12.

Questo articolo fa parte della serie dedicata alla Storia della scrittura.

9 Risposte a “I fenici inventano l’alfabeto”

  1. Quelli che noi chiamiamo fenici erano gli stessi che abitavano sulle coste orientali dell’italia meridionale, allora si chiamavano Yoni perchè portavano un bastone biforcuto per simbolizzare i genitali femminili (erano portatori di una cultura matriarcale). Quando proseguirono per il medio oriente li chiamarono Pallis(palo,bastone,pastori),a causa del bastone, e dopo che si insediarono nel territorio circostante le rive del giordano denominarono quella terra “Pallis-tan (tan= terra),che signica “Terra dei Pastori”, italianizzato Palestina. Alcuni fra questi preferirono la vita nomade e si fusero con i popoli delle sabbie, ara-bac, quelli che gli Egizi chiamarono poi Hixos= capi pastori. Non dirò cosa fecero dopo quando conquistarono l’Egitto ma, per tornare sul tema dell’alfabeto, dirò quello che erano prima…da dove venivano. Venivano dall’INDIA, dopo la scissione del grande impero bianco, che gli Ari avevano sovrapposto al grande impero nero, a causa del conflitto sulla causa prima del mondo, maschile o femminile. Costoro erano i perdenti, cioè la feccia dell’India protostorica. Eranmo i primi Hindi che si riversavano, a partire del 3250 a.c., in altre parti del mondo. Quelli che seguirono il principe Hirsou che aveva perso la sua battaglia per l’affermazione femminile, vennero chiamati Hirsity e poi Hittiti.Alcuni di questi si stanziarono in Hirpinia (capito il senso)e malevento. Siccome lo spazio sta per finire mi rimane poco per dire che questi Hindi portarono con loro la scrittura che già da millenni usavano nella loro patria, L’India.Anche il colore delle proprie vesti,il rosso,era un simbolo matriarcale, il mestruo,da cui fenici= rossi, mentre i patriarchi vincitori Hindi che rimasero nella loro terra adottarono il bianco, simbolo maschile derivante dal colore dello sperma, adottato dai Bramini.

  2. @antropos2: grazie del commento così informativo, l’ho letto con grande interesse. Hai arricchito il mio post con informazioni davvero curiose sui Fenici, grazie di aver condiviso qui quello che sai.

  3. MA PERCHE’ NON LA FINITE DI MISTIFICARE LA STORIA E L’ARCHEOLOGIA!!!! NON E’ MAI ESISTITO NESSUN POPOLO DENOMINATO COL NOME DI “FENICI” E QUELLO CHE ERRONEAMENTE VIENE DEFINITO FENICIO IN REALTA’ E’ SARDO AL 100% (SHARDANA). FINITELA DI MISTIFICARE!!!

  4. questo sito fa proprio schifo,non è vero che i fenici sono i primi inventori dell’alfabeto,si sono tra i 4 popoli più importanti creatori della scrittura,ma sono stati i sumeri a inventare l’alfabeto e dopo di loro gli egiziani,dopo di loro ci furono i fenici

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