Ballerina: da schizzo a illustrazione digitale

Recentemente ho caricato sul mio portfolio una nuova immagine: rappresenta una ballerina che si sta allacciando le scarpe. Per realizzarla sono partita da un disegno a matita: uno schizzo piuttosto dettagliato, con zone di luce ed ombra già definite.

Al pc sono partita vettorializzando il tutto, ma mi sono resa conto che il risultato era piatto e freddo in confronto al mio schizzo cartaceo. Ad un certo punto ho avuto l’intuizione di sovrapporre la scansione all’immagine vettorializzata e di giocare con la trasparenza e i blending modes di Photoshop: da subito ho visto che l’immagine era più calda ed emozionante. È stato anche facile enfatizzare le luci e le ombre: tramite “Scherma” e “Brucia” (e anche “Curve”) e un bel pennello morbido su Maschere di livello, a rivelare o nascondere, secondo il caso.

Per fare lo sfondo, ho sempre utilizzato la scansione: ne ho preso una parte, ctrl+t, girata e schiacciata per creare il pavimento. La parete è rimasta come era. Poi ho colorato il tutto scegliendo una tinta calda.
Ho creato poi l’ombra della ballerina, avendo cura che si integrasse bene con il colore del pavimento. Per realizzarla ho distorto un duplicato dell’immagine della ballerina, l’ho adagiato per terra, selezionato e fatto come il pavimento, ma più scuro, e infine sfumato.
Come ultima cosa, con una semplice maschera di livello, ho creato la fonte luminosa a destra.

Il lato positivo di questo metodo è che, secondo me, l’immagine digitale è molto vicina a quella disegnata su carta, e ne conserva il calore e l’emozione. Il lato negativo è che non è possibile cambiare idea strada facendo: infatti immagine cartacea e immagine vettoriale devono coincidere perfettamente, altrimenti la sovrapposizione non produrrebbe buoni risultati.

Vedi l’immagine grande qui sul mio portfolio: http://trattiescatti.altervista.org/media/disegni/d3.html