Una delle prime e più importanti attestazioni dell’alfabeto greco è un’iscrizione che si trova sulla Coppa di Nestore, un reperto archeologico del 725 a.C. L’iscrizione è in versi e rappresenta il più antico esempio di poesia in scrittura contemporanea. Altre iscrizioni dell’VIII secolo sono antiche epigrafi, liste dei vincitori dei Giochi, firme di artisti sui vasi.
I testi più antichi conservarono la direzione da destra a sinistra, tipica della scrittura fenicia; successivamente ci fu un periodo di incertezza: a volte il testo aveva andamento bustrofedico,a volte da destra a sinistra, o da sinistra a destra; infine prevalse l’uso di scrivere da sinistra a destra.
L’alfabeto greco si diffuse ampiamente tra la popolazione, perché era facile da imparare. Lettura e scrittura divennero attività accessibili a tutti, non solo a pochi adepti, come era successo in passato per scritture come il cuneiforme o geroglifico. La scrittura ha accompagnato la civiltà greca e ne ha testimoniato e favorito lo sviluppo sia politico sia culturale. Le leggi e gli atti, scritti con questo nuovo alfabeto, furono accessibili a tutti: una scrittura democratica per un governo democratico. Inoltre l’alfabeto greco, con la stesura scritta dei poemi omerici, permise lo sviluppo della grande letteratura occidentale.
Per adattarsi alle varietà dialettali della lingua, si svilupparono presto diversi tipi di alfabeto a seconda delle aree geografiche. Questi alfabeti locali, detti varianti epicorie, si indicano con tre diversi colori: il gruppo verde (cretese), il gruppo blu (attico, ionico e corinzio) e il gruppo rosso (occidentale).
La variante ionica (gruppo blu) divenne obbligatoria a partire dal 403 a.C., quando, con l’editto di Archino, fu proclamata la variante ufficiale ateniese.
Il gruppo rosso, quello occidentale, comprende anche l‘alfabeto cumano, da cui ebbe origine in seguito l’alfabeto etrusco, e poi quello latino.
Invece l’alfabeto greco antico, attraverso la mediazione dell’impero bizantino, divenne la base su cui si sviluppò l’alfabeto cirillico.
Le lettere maiuscole dell’alfabeto greco moderno sono perlopiù identiche a quelle della variante ionica; le lettere minuscole, invece, si svilupparono dalla scrittura corsiva bizantina, a partire dall’800 d.C.
Fonti:
Storia della scrittura, Cecilia Canepa.
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_dell%27alfabeto_greco
http://www.omniglot.com/writing/greek.htm
Questo articolo fa parte della serie dedicata alla Storia della scrittura.
Immagini: Wikimedia Commons
La lineare B (decifrata) è la scrittura dei Micenei, mentre la lineare A (oggi purtroppo ancora indecifrata) è invece la scrittura dei Minoici.
@cicciolino: Hai proprio ragione, mi ero confusa! Grazie di avermi fatto notare lo sbaglio, ora ho corretto.
[…] loro scrittura. E’ infatti molto evidente che l’alfabeto etrusco deriva da dall’alfabeto greco; più precisamente da quello greco arcaico degli Eubei, usato nell’isola di Ischia, presso […]