Il 2010 attraverso la pubblicità

Come l’anno scorso, anche quest’anno mi sono divertita a compilare una raccolta delle pubblicità televisive che più mi hanno colpito, divertito, stupito (o anche scioccato).

Se vuoi commentare queste oppure altre pubblicità che ti hanno colpito, puoi farlo nell’area commenti in fondo all’articolo! ;)

  1. Campagna Istituzionale Eni: davvero bello e originale questo spot, capace di attirare l’attenzione e di mantenerla viva fino alla fine, incantati dai movimenti dell’artista che “dipinge” con la sabbia, creando con le sue mani immagini sempre nuove.
  2. Vigorsol:  l’idea è quella di rappresentare una situazione davvero insolita, in cui lo spettatore si immedesima e aspetta con curiosità di vedere la soluzione. Che intenzioni avrà questo enorme tricheco? Alla fine si scopre che vuole solo giocare ed è un tipo affettuoso!
  3. Renault Megane: alla fine lui… voleva solo guidare! :)
  4. Mercedes : “il rispetto bisogna meritarselo”. Bello spot, sia la versione con il cagnolino che non può fare pipì, sia quella con il gregge di pecore.
  5. Saratoga fernovus gel vernice: ovvero “Brava, Giovanna, brava!”. Questo spot ha fatto molto clamore, soprattutto dopo che la grande Luciana Littizzetto ne ha fatto una sua “parafrasi” comica durante la trasmissione di Fazio “Che tempo che fa”. Molti citano questa pubblicità come il non plus ultra del maschilismo, della mercificazione del corpo della donna, ecc., ma invece a me sembra che sia proprio il contrario: è talmente esagerata, talmente iperbolica che non può essere presa sul serio; per come lo intendo io, è uno spot che mette in ridicolo proprio gli aspetti suddetti. Per me, che l’ho sempre letto in chiave ironica, è uno spot geniale! :)
  6. Goldenpoint: simpatia e ammirazione per la protagonista di questa pubblicità, un misto di astuzia, furbizia ed eleganza tutte al femminile.
  7. Skoda Yeti: troppo simpatica la canzone in dialetto milanese! Non ci capisco praticamente niente, ma è bellissima! :)
  8. Calzedonia, ovvero cavarsela con stile; lo spot, tanto criticato l’anno scorso perché come colonna sonora usava l’inno d’Italia in versione femminile, è qui riproposto in una versione senza parole, solo musica; nella scritta finale si legge la dedica alle sorelle d’Italia, che non hanno bisogno di parole, per l’appunto. Di necessità, virtù.
  9. 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia: mi lascia perplessa l’enfasi che si dà al calcio; non sarebbe stato meglio, giusto che c’era l’occasione, mettere in luce qualche altro valore?
  10. Banca intesa San Paolo: questa pubblicità è molto discutibile perché dà un’immagine totalmente fuorviante del mondo della ricerca. Per i ricercatori italiani questo spot è un pugno nello stomaco.

3 Risposte a “Il 2010 attraverso la pubblicità”

  1. Ciao, stumble mi ha portato qui, il tuo blog mi piace molto ed anche la tua pagina di stumble… piacere di conoscerti :)

  2. Io avevo scritto un articolo, che poi ho cancellato cancellando completamente il blog in cui era contenuto, con la recensione di alcune pubblicità tedesche che ho visto durante l’inverno passato in Germania.
    È bello recensire le pubblicità, guardarle, capirle e cercare di interpretare il pensiero di base che c’è in chi le ha realizzate. Molto spesso in trenta secondi sono raggruppati messaggi che possono far partire interessanti dibattiti etici!

  3. @kisal: è vero, su alcuni spot pubblicitari si potrebbe discutere per ore! :) Forse tu, se sei stata in Germania, hai anche potuto fare una specie di confronto tra pubblicità tedesche e pubblicità italiane; hai notato delle differenze?

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